Riapertura fondo per il sosteno alle grandi impresa in temporanea difficoltà finanziaria

Il Mise, con Decreto Direttoriale del 30 novembre 2021, ha disposto la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso al Fondo Grandi Imprese in Difficoltà (Fondo GID – art. 37 DL 41/21): le richieste potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 13 dicembre 2021 e fino alle ore 11.59 del 29 aprile 2022.

Il Fondo, con dotazione finanziaria pari a Euro 400 milioni, intende sostenere la continuità operativa delle grandi imprese che si trovano insituazione di temporanea difficoltà finanziaria connessa all’emergenza epidemiologica da COVID-19, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati.

I soggetti beneficiari sono le Grandi Imprese.

Il bando richiede che le imprese presentino un piano di rilancio che illustri:

  • le azioni che si intendono porre in essere per sostenere la ripresa o la continuità dell’attività d’impresa;
  • le prospettive di collocazione dell’impresa sul mercato;
  • le azioni che saranno individuate per ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di temporanea difficoltà finanziaria;
  • le esigenze di liquidità per il prosieguo dell’attività.

Il bando concede un finanziamento a tasso agevolato da restituire in 5 anni.

L’importo massimo del finanziamento agevolato è pari a Euro 30 mln.

Principali misure a livello nazionale

Progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare

L’incentivo favorisce la riconversione, compiuta da imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, delle attività produttive verso un modello di economia che mantiene il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e che riduce al minimo la produzione di rifiuti.

I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:

  1.  innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  2.  progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  3.  sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  4.  strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  5.  sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  6.  sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020.

I progetti ammissibili inoltre devono:

  1. essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  2. prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a Euro 500 mila e non superiori a Euro 2 milioni;
  3.  avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

Le spese ammissibili sono quelle per:il personale dipendente; gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione; i servizi di consulenza, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento; i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Il contributo consiste in finanziamenti agevolati del FRI, per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto e in contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

Avviso 2/2021 “Formazione a sostegno della Green Transition e della Circular Economy”

Con l’ Avviso 2/2021, Fondimpresa finanzia piani condivisi rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di Trasformazione Green o di Economia Circolare nell’ambito delle proprie attività.
Il Piano formativo finanziato deve avere ad oggetto esclusivamente i seguenti ambiti:

  1. Progetti o interventi di Trasformazione Green nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuove strategie, prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono la formazione del personale interessato.
  2. Progetti o interventi di Economia Circolare nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuove strategie, prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono  la formazione del personale interessato.

Possono presentare la domanda esclusivamente i seguenti soggetti:

  1. le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, già aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e già registrate sull’«Area Riservata» pf.fondimpresa.it;
  2. gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento:
  3. nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa, per la categoria I del “Regolamento istitutivo del sistema di qualificazione dei Soggetti Proponenti” (2018 – 2021), nel limite della classe di importo e dell’ambito territoriale di iscrizione;
  4. a partire dal 1 gennaio 2022, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti del “Regolamento istitutivo del sistema di qualificazione dei Soggetti Proponenti” (2022 – 2024).

Bando ISMEA Investe. Finanziamento per sostenere i progetti di sviluppo delle imprese del settore agricolo e agroalimentare

Il bando finanzia progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, nonché nella distribuzione e nella logistica, con un ammontare di investimenti materiali e/o immateriali non inferiori a 4 milioni di Euro. I soggetti beneficiari sono le società di capitali, anche in forma cooperativa, finanziariamente sane:

  1. che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli;
  2. che operano nella produzione di beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole;
  3. partecipate almeno al 51 per cento da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica, anche su piattaforma informatica, dei prodotti agricoli.

La dotazione finanziaria è pari a Euro 60.000.000. L’intervento a condizione di mercato è compreso tra un minimo di 2 milioni di Euro e un massimo di 20 milioni di Euro e non potrà essere superiore all’apporto da parte dei privati, in modo da garantire che ISMEA operi come socio di minoranza.

La durata dell’intervento dell’ISMEA è di 5-8 anni con una chiara individuazione delle modalità di uscita/rimborso (way out).

La remunerazione dell’intervento ISMEA sarà compresa tra un floor e un cap che saranno individuati:

  1. per gli strumenti di tipo partecipativo, sulla base del tasso di interesse privo di rischio (risk-free) e di un margine definito in base alle risultanze della valutazione del rating aziendale e al rischio specifico associato al progetto;
  2. per gli strumenti di debito, tenendo conto del tasso base UE vigente e di un margine definito in base alle risultanze della valutazione del rating aziendale e al rischio specifico associato al progetto.

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