APPALTI – In tema di escussione automatica della cauzione provvisoria di soggetto non aggiudicatario di gara va disapplicato il diritto interno in contrasto con quello euro-unitario di diretta applicazione

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 2261/2025, statuisce che in tema di escussione automatica della cauzione provvisoria di soggetto non aggiudicatario di gara va disapplicato il diritto interno in contrasto con quello euro-unitario di diretta applicazione.

Il Collegio, conformemente all’orientamento giurisprudenziale ormai dominante, ritiene che l’incameramento della cauzione versata alla stazione appaltante dalla parte privata non sia automatico.

Nella sentenza in commento, infatti, si ritiene che debba essere tutelata la parte privata non aggiudicataria in buona fede oggettiva, in quanto, l’escussione della cauzione, innanzitutto non ha natura sanzionatoria e sopratutto non risulta attratta dalla materia delle sanzioni formalmente amministrative, ma sostanzialmente penali.

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