APPALTI – Rotazione negli affidamenti diretti sottosoglia: no a deroghe implicite e rilevanza della sostanziale identità tra enti appaltanti

La sentenza del TAR Campania n. 3671/2025 rappresenta un significativo arresto giurisprudenziale in materia di principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia, con particolare riferimento agli affidamenti diretti ex art. 50, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 36/2023 (nuovo Codice dei contratti pubblici).

Il Collegio, affrontando in modo sistematico la questione, si esprime in senso rigoroso circa i limiti applicativi delle deroghe al principio di rotazione, riaffermandone la natura cogente e funzionale alla tutela della concorrenza nei mercati pubblici.

La pronuncia conferma un orientamento giurisprudenziale consolidato in tema di rotazione, statuendo che la deroga al principio di rotazione prevista dall’art. 49, comma 5, del D.Lgs. n. 36/2023 è tassativa e non si estende agli affidamenti diretti. In particolare, il TAR ha escluso che l’apertura “formale” al mercato, mediante avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse (come nel caso di specie), possa integrare un elemento idoneo a giustificare l’esclusione del principio di rotazione.

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